Il Liceo Checchia Rispoli in visita al Consiglio di Stato

Nell’ambito del Progetto “Visite ai Palazzi delle Istituzioni italiane per l’a.s. 2024-2025”, le classi 2^ B e C sc hanno visitato Palazzo Spada.

Mercoledì 5 marzo 2025 gli studenti delle classi 2^ B e C sc e una selezione di studenti delle classi 2^ A cl, 3^ A e D sc, accompagnati dalle docenti Alessandra FALCONE, Maria Antonietta FRANCO, Rosa MIGLIO e Rossella MIGLIO hanno avuto l’opportunità di visitare a Roma Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato.

Il Consiglio di stato è uno degli organi ausiliari previsti dalla Costituzione italiana, che svolge funzioni di di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell’amministrazione, come prevede la Costituzione italiana, art. 100.

Palazzo Spada fu costruito nel 1540 per il cardinale Girolamo Recanati Capodiferro, per essere acquistato nel 1632 dal cardinale Bernardino Spada, il quale incaricò Francesco Borromini di modificarlo secondo i nuovi gusti dell’epoca, propendenti per lo stile barocco.

Le sue Sale hanno destato grande interesse negli studenti, che ne hanno potuto ammirare gli splendidi decori e la particolare struttura architettonica. Gli studenti sono stati condotti dal personale della Segreteria del Presidente del Consiglio di Stato in un viaggio alla scoperta di uno delle Istituzioni più antiche del nostro Stato, prendendo parte a una vera lezione di Diritto sulla tutela degli interessi legittimi e nel contempo, sono stati accompagnati in una visita nella Grande Bellezza, in cui Arte, Storia, Architettura, Astronomia si fondono in un connubio perfetto. Non a caso alcune Sale di Palazzo Spada sono state scelte per girare alcune scene del film premio Oscar “La Grande Bellezza”. Agli studenti, che hanno ricevuto i complimenti delle guide per l’attenzione e la correttezza dimostrate, è stata data anche l’opportunità di entrare nello studio del Presidente del Consiglio di Stato Maruotti.

La visita si è conclusa nel cortile del Palazzo, in cui è stato possibile ammirare il capolavoro di trompe-l’oeil del Borromini che crea una falsa prospettiva nell’androne dell’accesso al cortile, in cui la sequenza di colonne di altezza decrescente e il pavimento che si alza generano l’illusione ottica di una galleria lunga 37 metri (mentre è di 8); in fondo alla galleria, in un giardino illuminato dal sole, si trova una scultura che sembra a grandezza naturale, mentre in realtà è alta solo 60 centimetri.

 

 

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